Manifesto
Azione da ‘actione(m)’ e da ACTUS, indica il FARE, l’OPERARE e per me é il movimento del fare.
Noi uomini, in quanto Agenti, operiamo (sulle cose).
L’intento é di generare il fare e il movimento (del fare).
“A” rappresenta un duplice inizio. Per questo é maiuscola.
La nostra generAzione necessita di una riscrittura e perciò parte dalla A, dell’actio e del fare. E parte dalla prima lettera dell’alfabeto.
(e non è scrittura generazionale o giovanilista)
Aprire un nuovo capitolo di questo progetto parte da una rinascita teorica e pratica, si sviluppa dalla volontà di giovani teorici e pratici di portare avanti la bandiera della propria personale esperienza culturale, una bandiera apolitica, sostenuta dall’asta della letteratura fai-da-te (ma amiamo anche il cinema, il teatro, la musica…). Siamo autori di piccole dimensioni ma con gran voglia di fare, inventare, costruire.
Siamo autori ventenni che leggono molto e scrivono (molto).
Siamo autori nati tra queste pagine e tra esse sperimentiamo con le nostre parole. Siamo ragazzi alla moda e demodés, moderni e all’antica, frequentatori dei luoghi nevralgici delle nostre città (Milano, Pisa, Venezia, Brescia, Ferrara, Lecce…).
Veniamo da tutta Italia (più o meno) e qui urliamo i nostri pensieri.
mai saremo stanchi di reggerci
sulle nostre gambe;
sono la nostra forza
se stiamo ancora in piedi.
e abbiamo ancora voce
per gridare
generAzione è un progetto in espansione
generAzione si dissocia completamente da quanto comunicato sia sul vecchio sito della rivista, sia sulla pagina-profilo facebook della stessa (non più attiva e con un logo diverso), in quanto entrambe non espressione della collettività che ha creato il progetto.
LA NOSTRA GENERAZIONE GRIDA ALLA TERRA E NON AL VENTO
generAzione rivista è nata a Mantova nel 2008, nel corso del Festivaletteratura, attraverso la volontà di alcuni giovani volontari del Blurandevù. Da quel settembre scrive e si sperimenta e cerca una via efficace per DIRE e FARE qualcosa di vero, d’importante, di giovanile ma non frivolo. Abbiamo molto di cui parlare, e su cui interrogarci.
Buona lettura.
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